Jiro inizialmente accetta questa convivenza forzata (più per bisogno) e cerca di rimanere freddo e distaccato da tutto ciò che lo circonda (cioè dai bambini). Ma il suo tentativo fallisce praticamente da subito.
Alcuni ragazzini lo accettano subito, facendo di lui una figura maschile da emulare e che li fa sentire protetti. Altri, invece, lo prendono in giro e non si fidano di lui inquanto adulto.
E' stato bello vedere, come i rapporti tra Jiro e i ragazzi e tra Jiro e suo padre mano mano cambieranno, rafforzandosi (a volte anche con degli scontri) sempre di più.
La scena che in assoluto mi emoziona ogni volta che la guardo è quella in cui Jiro, dopo che Kaze no Oka cerrà chiusa, accompagna i ragazzini nei diversi orfanotrofi che li ospiteranno. Lui cerca di essere forte, saluta i ragazzini mano mano cheli lascia, ma il groppo in gola si fa sempre più grosso ed è difficile trattenersi per lui. E poi alla fine, quando l'ultimo, il più piccolo dei bambini, lo rincorre chiedendogli quando tornerà a prenderlo Jiro cede al pianto.
Ecco, in quel momento mi si aprono le cascate e piango come una deficente anche io!!!

Ed ecco entrare in gioco il nuovo prof. di giapponese, un uomo che pensa sempre in positivo, con un sorriso carinissimo sempre stampato in faccia e che decide di diventare il responsabile del club perchè vede in questi ragazzi al di là del loro aspetto esterno. Intuisce i loro sogni, la loro voglia di rivincita, il loro volersi riscattare agli occhi di quelli che non hanno fiducia in loro.
Sono dei ragazzi difficili, lasciati allo sbando dagli adulti che avrebbero duvuto guidarli, ma che hanno forte il senso dell'amicizia e la voglia di riprendere a giocare tutti assieme.
Rookies è un drama con una bella lezione sui rapporti personali, che siano tra studenti e insegnanti, tra amici, tra riali, tra genitori e figli.

Se vuoi il lieto fine lo avrai vedendo questo