Dream High

K-Drama

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Valinor1000
     
    .
    Avatar

    Llama Mistico

    Group
    Llama
    Posts
    3,476

    Status
    Anonymous
    IL COMMENTO DI VAL :)

    Oh, dunque, adesso che ho terminato Dream High, e ho finito col vederlo due volte (una per seguirlo, una per scegliere gli spezzoni giusti da usare nel mio video, che si trova nel link che ho in firma e poco sopra in un altro post), posso darne un giudizio obiettivo. Lo metto in parte sotto spoiler perchè inevitabilmente conterrà pure notizie sulla trama, anche se non farò nomi.

    Se dovessi trovare un solo aggettivo per definire Dream High, direi... Imprevedibile. Una trama in cui si scardinano, uno a uno, molti clichè delle storie romantiche, in cui fino all'ultima puntata non sai come finirà, non sai chi sceglierà lei, non sai chi sia il misterioso K o il vero main lead. Un drama in cui le certezze dell'inizio si modificano, e alla cui conclusione ti ritrovi felice di una situazione che non avresti mai immaginato. Un drama non perfetto, certe cose potevano essere fatte meglio, ma innovativo, che riesce a farsi perdonare i propri difetti con un racconto nè banale nè scontato. E lo sta scrivendo qualcuno (io) che di certo non ama i drama romantici e detesta cordialmente i musical.

    In effetti, a leggere la striminzita trama di presentazione, uno non darebbe due lire a Dream High, e io per prima non ero prevenuta, ma prevenutissima: sembrava essere l’ennesima storia romantica su un gruppo di studenti in una scuola di musica, con ripicche e lotte per emergere, canzoni varie, amori adolescenziali e clichè come se piovesse, condita da buonismo imperante. Apriti cielo, proprio il trionfo del già visto. E invece…

    SPOILER (click to view)
    Certo, le cose già viste ci sono, qualche ovvietà pure, un po’ di moralismo anche, però il tutto è ben mescolato e mai eccessivo, in una trama che, puntata dopo puntata, diventa sempre più sconcertante e diversa da ciò che immaginavi. Perché, insomma, diciamocelo in tutta onestà, i drama romantici non sono famosi per le loro innovazioni, sai da subito tutto ciò che devi sapere: chi è il main lead, chi il second lead, chi sceglierà la bella di turno, e chi alla fine avrà gloria e onori. Ovvio, è sempre così.

    Il main lead è quello tormentato che si vede all’inizio, con problemi familiari, rigido fuori e tenero dentro, quello che hai conosciuto da bambina, a cui piaci ma fa finta di niente. Mentre il second lead è quello che entra più tardi nella storia, buono, bravo, gentile, uno che si butterebbe sotto un treno per te, che ti adora manifestamente, anche se sei una rompiscatole da oscar con un carattere impossibile. E’ quello destinato a struggersi per te che, nonostante sia uno stinco di santo, non te lo fili manco per sbaglio e lo consideri solo un amico sulla cui spalla piangere per le crisi che hai col main lead. Chiaro come il sole.

    Anche in Dream High le cose paiono andare così all’inizio, e tu da subito cominci a fare il tifo per i due protagonisti, a trovare delizioso il second lead, ma consapevole che sarà, come sempre, relegato al ruolo di sfigato di turno. E aspetti il bacio, quello che suggellerà l’amore tra i due main leads, sperando arrivi prima dell’ultima puntata. Solo che dopo un po’ di episodi ti rendi conto che qualcosa non torna, il second lead inizia a diventare più presente, a non comportarsi come al solito, mentre il main lead non cresce molto come personaggio, e ti ritrovi in una situazione di stallo.

    E poi, finalmente, arriva il tanto sospirato bacio, che – come è dovere doramico – avviene proprio davanti agli occhi del second lead. Tu già pregusti la gioia che sempre accompagna la visione di quel bacio, anche se sai che ti dispiacerà per quel poveraccio dell’altro, ma insomma, è il bacio. Solo che quando vedi la scena, ti senti male da cani e non sei per nulla contento; cominci a maledire in tutte le lingue conosciute il sadismo degli sceneggiatori, che ti piazzano pure la coreanata in quel momento già tanto tragico per il second lead, della serie la fortuna e cieca ma la sfiga ci vede benissimo. Stranamente quel bacio tanto atteso non te lo godi per nulla, non pensi ai due ignari piccioncini che si baciano, ma solo a quel povero disgraziato che ha un vero e proprio crollo emotivo, e ne ha tutte le ragioni. Strano, non è così che va di solito nei drama romantici.

    Ovviamente il disastro avviene a fine episodio, ma tu comunque lo sai che la puntata dopo sarà, come sempre, dedicata al periodo love-love dei due main leads e all’angstamento dell’altro. E invece no. Con un ribaltamento totale dei ruoli, la puntata si incentra sul second lead, che diventa main lead, e quel che è più strano la cosa fila bene, non è forzata. Tutta la puntata fa vedere (anche grazie ad un attore in stato di grazia) quanto sia profonda la disperazione di quel ragazzo angelico che si trova ad affrontare da solo l’inferno, ben sapendo che non è (solo) l’aver visto il bacio a farlo stare così male, ma un problema fisico ben più serio.

    La protagonista non degna di un pensiero il main lead o il bacio dato/ricevuto, e passa tutto il tempo a chiedersi cosa possa essere successo all’amico che è tanto cambiato e ora evita tutti e non parla. Per la prima volta la vediamo sentirsi sola, senza l’appoggio di quel prezioso alleato, e cominciare a riflettere su quanto le manchi. E il main lead? Tu spettatore se gli dedichi cinque minuti di pensieri è anche troppo, hai occhi solo per quel pulcino disperato. Non ti arrabbi neanche per il fatto che non c’è manco l’ombra di love-love tra lui e la protagonista. Sempre più inconsueto, di solito non vanno così le cose.

    Da quella puntata i ruoli si ribaltano del tutto. E’ come un cardine attorno al quale ruota e cambia la storia; il numero due diventa numero uno e viceversa, i sentimenti tuoi e della protagonista si modificano, e inizi a fare un tifo da stadio perché si metta insieme a lui e che diventi famoso come merita. Ma la storia per un po’ procede con due main leads e senza second lead, così non ti fa capire quali saranno le scelte. Perciò inizi a pensare che, magari, uno potrebbe avere lei e l’altro la gloria, un po’ per ciascuno, però poi pensi che il nuovo main lead meriti tutto, poi ancora pensi che comunque pure l’altro meriterebbe, e ti ritrovi spiazzato di fronte alla trama che non si scioglie. Vedi il nuovo main lead lottare con le unghie e con i denti per sfidare il destino avverso, e trepidi per lui.

    Fino all’ultimo. Fino a quando lei sceglie, sceglie col cuore e con la testa, ormai cresciuta, non per pietà ma per amore, e vedi il nuovo numero due farsi dignitosamente da parte, essendo un bravo ragazzo che ha capito che le cose sono cambiate, vedi l’amicizia tra i due (ex) rivali rafforzarsi, e il nostro eroe sconfiggere il nemico più feroce e spietato. Non lo distrugge, non ci sono miracoli inverosimili, ma si capisce che è lui a dominare la malattia, non il contrario, ed è la vittoria più bella e meritata. Con lei accanto.

    Alzi la mano chi, almeno fin quasi a metà drama, avrebbe mai pensato a questo finale. Io no. E anche dopo, fino alla conclusione, resti col fiato sospeso. E’ questo che mi ha più colpita di Dream High, che mi fa passare sopra alle sue manchevolezze, perché è una storia intensa dall’andamento decisamente diverso dai soliti, triti e ritriti, drama romantici. Bellissimo.

    Val ^_^
     
    Top
    .
22 replies since 3/1/2011, 13:15   3186 views
  Share  
.